Bolletta alta da cosa può dipendere e quando si può fare un reclamo

Bolletta alta da cosa può dipendere e quando si può fare un reclamo

Le bollette energetiche possono raggiungere importi molto elevati andando ad incidere in misura significativa sul bilancio familiare. Le cause dell’incremento dei costi delle forniture di luce e gas per la propria abitazione possono essere diverse. Non è detto, infatti, che l’aumento dei costi sia legato ad un aumento dei consumi di elettricità e gas naturale. Spesso, le famiglie italiane devono fare i conti con bollette alte che non risultano essere legate ad un aumento dei consumi di energia.

Vediamo, quindi, da cosa può dipendere una bolletta alta e come fare reclamo se si ritiene che ci sia un errore alla base dell’importo fatturato dal proprio fornitore.

Bollette alte a causa di tariffe alte

Una delle principali cause alla base dell’incremento degli importi delle bollette di luce e gas è rappresentata dalla presenza di tariffe energetiche poco convenienti. Chi è ancora nel mercato tutelato, ad esempio, deve fare i conti con aggiornamenti trimestrali dei prezzi di luce e gas che, nella maggior parte dei casi, tendono ad essere sfavorevoli al cliente. Allo stesso modo, chi è già passato al mercato libero potrebbe aver attivato un’offerta poco conveniente, magari attratto da una promozione iniziale particolarmente vantaggiosa.

In questi casi, è fondamentale analizzare le bollette di luce e gas e verificare le tariffe applicate all’elettricità (espressa in €/kWh) ed al gas naturale (€/Smc). Individuati questi valori sarà necessario procedere con la comparazione delle offerte luce e gas, disponibile gratuitamente tramite il comparatore di SosTariffe.it, che permette di ottenere indicazioni precise in merito alle tariffe energetiche più convenienti da attivare per risparmiare.

Ad esempio, nel corso del mese di dicembre 2019 una “famiglia tipo” (consumo annuo di 2700 kWh per l’elettricità e 1400 m3 per il gas naturale come definito da ARERA) che passa dal mercato tutelato al mercato libero scegliendo le migliori offerte luce e gas disponibili può dare un taglio alla spesa superiore ai 250 Euro all’anno.

Da notare, inoltre, che, per proteggersi dagli aumenti futuri del mercato energetico, gli utenti hanno la possibilità di scegliere offerte a prezzo bloccato (solitamente per un anno ma talvolta anche per due anni) che daranno la certezza di poter contare su condizioni economiche particolarmente vantaggiose per un lungo periodo di tempo.

Al termine del periodo promozionale, il fornitore è tenuto ad informare il cliente in merito ad eventuali cambiamenti tariffari (con un preavviso di almeno un mese). Il cliente potrà, quindi, scegliere se restare con il suo fornitore o cambiare, attivando una nuova offerta del mercato libero.

Ricordiamo, inoltre, che le offerte luce e gas del mercato libero sono disponibili senza costi di attivazione e non prevedono l’interruzione della fornitura o la necessità di procedere al cambio del contatore. Tutto il procedimento di attivazione, che può essere richiesta online, avviene in modo automatico ed è gestito direttamente dal fornitore con la collaborazione del distributore locale dell’energia.

Consumi elevati e sprechi d’energia

Un’altra causa delle bollette energetiche alte può essere rappresentata dalla presenza di consumi elevati legati, principalmente, a sprechi e ad un utilizzo non attento dell’energia in casa. Per minimizzare i consumi, infatti, è opportuno ridurre al minimo gli sprechi e puntare sull’efficienza di funzionamento.

Utilizzando elettrodomestici ad alta efficienza, rinnovando il sistema di illuminazione puntando sul LED (soprattutto per gli appartamenti molto grandi) e utilizzando in modo accorto il riscaldamento autonomo a gas (evitando dispersioni termiche verso l’estero) sarà possibile dare un taglio netto ai consumi e, quindi, risparmiare notevolmente sulle bollette energetiche.

Errori nel calcolo degli importi da fatturare

Alla base delle bollette alte dell’energia potrebbero esserci errori di vario tipo. Una lettura sbagliata del contatore, ad esempio, potrebbe portare al emissione di fatture elevate che non coincidono con i consumi reali. Allo stesso modo, il fornitore potrebbe commettere degli errori nel calcolo degli importi andando ad aumentare i costi per i consumatori.

Per questo motivo, è sempre molto importante prendersi un po’ di tempo per leggere con attenzione le bollette inviate dal proprio fornitore. Le bollette, infatti, racchiudono tutte le informazioni legate al calcolo dell’importo finale da pagare. Leggendo le bollette sarà possibile individuare errori e, quindi, tutelare i propri diritti.

Come fare reclamo per le bollette troppo alte

Se si ritiene di aver ricevuto bollette troppo alte, in particolare a causa di errori da parte del fornitore, è possibile procedere con un reclamo. Nel settore delle utenze domestiche, la normativa prevede un iter ben preciso per gestire i reclami degli utenti verso i fornitori.

Un eventuale reclamo deve passare attraverso tre fasi. Il primo step è rappresentato dall’invio del reclamo diretto al proprio fornitore. Basterà dare un’occhiata al sito della azienda per individuare i recapiti da utilizzare per inviare il reclamo (solitamente queste informazioni sono posizionate in home page, nella parte bassa).

L’utente può, quindi, inviare una comunicazione di reclamo al suo fornitore illustrando le motiviazioni alla base del reclamo stesso. Il fornitore avrà 40 giorni di tempo, dalla ricezione della comunicazione che solitamente può essere inviata tramite raccomandata o PEC, per provvedere alla risoluzione del problema o per rispondere al reclamo dell’utente.

In caso di mancata risposta o di risposta insoddisfacente, l’utente potrà rivolgersi al Servizio di Conciliazione messo a disposizione da ARERA per risolvere le possibili problematiche sorte tra consumatori e fornitori. Il servizio, completamente gratuito, è disponibile, previa registrazione, tramite il portale il portale sportelloperilconsumatore.it.

Il tentativo di conciliazione è un passaggio obbligatorio, prescritto dalla normativa vigente, per poter procedere con il reclamo nei confronti del proprio fornitore. Il portale messo a disposizione dall’Autorità dell’energia offre tutte le indicazioni utili per procedere con la conciliazione e per gestire tutta la procedura tramite web.

Solo in caso di fallimento della conciliazione sarà possibile passare al passaggio successivo. Dopo aver tentato la strada della conciliazione, il consumatore potrà passare alle vie legali affidando il compito di tutelare i propri diritti al suo avvocato che, dopo aver preso in esame il caso, potrà individuare le strade migliori per proteggere diritti ed interessi del suo cliente di fronte alla legge.