Morosità luce e gas: cosa fare se non si riescono a pagare le bollette

Morosità luce e gas: cosa fare se non si riescono a pagare le bollette

L’emergenza sanitaria che stiamo vivendo in Italia si sta trasformando, sempre di più, in un’emergenza economica ed il numero di famiglie e piccole attività commerciali che sta attraversando un momento di estrema difficoltà è in costante crescita. Per quanto riguarda il settore delle forniture di luce e gas, il numero di utenti a rischio morosità è in costante crescita.

Nonostante la temporanea sospensione dei distacchi durante questa fase di emergenza, non sono previste concrete agevolazioni per gli utenti che non riescono a pagare le bollette di luce e gas. Per i soli mesi di marzo e aprile è stata prevista una sospensione dei pagamenti per le forniture attive nei primi comuni di Lombardia e Veneto per cui è stata applicata la “zona rossa”. I clienti interessati dovranno comunque saldare gli importi di questi due mesi nel corso delle bollette successive, con un sistema di rateizzazione che verrà definito dai fornitori stessi.

Le famiglie e le piccole imprese italiane sono, quindi, obbligate a pagare le bollette di luce e gas ed a trovare le risorse per evitare la morosità. Le forniture energetiche sono, chiaramente, essenziali ed è molto importante fare in modo di ridurre al minimo i costi e di sfruttare tutte le agevolazioni previste dalla normativa per poter ridurre al minimo il rischio di non poter pagare le bollette.

In assenza di provvedimenti concreti per sostenere famiglie e piccole imprese che devono fare i conti con bollette sempre più salate e con le difficoltà economiche collegate all’epidemia, è molto importante analizzare nel dettaglio la propria situazione e sfruttare al massimo tutte le (poche) risorse che i consumatori italiani hanno per evitare di dover pagare troppo per le forniture energetiche.

Per tutelare i consumatori che non riescono a pagare le bollette, la normativa prevede una procedura ben definita a cui i fornitori devono attenersi prima di procedere con il distacco e l’interruzione della fornitura energetica. Questa procedura, di fatto, garantisce un po’ di tempo in più ai consumatori che avranno la possibilità di affrontare il problema e mettersi in regola con i pagamenti anche dopo la scadenza effettiva delle bollette.

Bollette non pagate: cosa succede?

È importante sottolineare che, in caso di mancato pagamento delle bollette di luce e gas, l’interruzione delle forniture energetiche non è immediata. I fornitori, infatti, sono obbligati a seguire una procedura ben precisa, inviando apposita comunicazione al cliente che anticipano l’interruzione della fornitura in caso di mancato pagamento di quanto dovuto.

Il primo passo di tale procedura è rappresentato da un sollecito di pagamento. Tale sollecito viene inviato al cliente pochi giorni dopo la scadenza della bolletta. Si tratta solo di un primo avviso e non di una comunicazione di interruzione dell’erogazione di elettricità o gas. Solo dopo il sollecito di pagamento, verrà inviata una raccomandata con un termine ultimo per effettuare il saldo delle bollette.

Una volta scaduto il termine indicato in questa comunicazione, il fornitore provvederà alla sospensione della fornitura. Da notare, inoltre, che il termine ultimo di pagamento deve essere superiore a 20 giorni dall’emissione della raccomandata e a 15 giorni dall’invio della raccomandata, al fine di dare il tempo sufficiente al cliente per poter effettuare il pagamento ed evitare ritardi nella consegna.

Da notare, inoltre, che la sospensione della fornitura energetica è illegittima se non è anticipata dall’invio della comunicazione da parte del fornitore al cliente. In tale comunicazione dovranno essere specificate tutte le modalità per effettuare il pagamento della bolletta e tutti i canali di contatto, a disposizione del cliente, per inviare al fornitore la conferma di avvenuto pagamento ed interrompere la procedura di sospensione della fornitura.

I clienti che vogliono mettersi in regola con il pagamento delle bollette dovranno affrontare anche un costo extra, rappresentato dagli interessi di mora che, per il mercato libero, sono indicati nelle condizioni contrattuali. Per il mercato tutelato, invece, tali interessi sono pari al tasso di riferimento fissato dalla Banca Centrale Europea (BCE) che viene poi incrementato del 3,5%. Una volta sospesa, la fornitura energetica potrà essere riattivata a fronte del saldo di quanto dovuto prima della sospensione più un costo fisso per la riattivazione.

Come ridurre al minimo le bollette di luce e gas con le migliori offerte del mercato libero

Per evitare di trovarsi in condizione di non poter pagare le bollette è necessario sfruttare tutte le risorse a propria disposizione per dare un taglio alle bollette stesse. La prima opzione da considerare è rappresentata dall’attivazione delle migliori offerte luce e gas del mercato libero. Grazie al comparatore di offerte di SOStariffe.it, infatti, è possibile individuare in pochi secondi le offerte più vantaggiose da attivare direttamente online per ridurre al minimo le bollette delle forniture energetiche.

Quanto è possibile risparmiare scegliendo le migliori offerte del mercato libero? La risposta corretta a questa domanda è “dipende”. I fattori in gioco sono, infatti, numerosi e, in modo diverso, possono influenzare la convenienza delle offerte luce e gas del mercato libero. In particolare, a determinare i margini di risparmio in misura significativa è il consumo annuo.

Dal comparatore di SOStariffe.it, ad esempio, è possibile impostare il proprio consumo annuo (oppure stimarlo con un semplice tool) e verificare le reali possibilità di risparmio. Ipotizzando una famiglia “tipo” caratterizzata da un consumo annuo di 2700 kWh di energia elettrica e di 1400 Smc di gas naturale, con le attuali offerte di aprile 2020 è possibile ottenere un risparmio annuale di oltre 200 Euro sulle bollette energetiche rispetto a quanto si pagherebbe restando nel mercato tutelato.

Ogni utente, per avere un quadro preciso in merito alle opportunità di risparmio, deve effettuare la comparazione delle offerte utilizzando i propri dati sul consumo annuo (che possono essere ricavati da bollette precedenti di luce e gas oppure possono essere stimati con il tool integrato nel comparatore).

Bonus sociali: le agevolazioni sulle bollette per le famiglie in condizioni di disagio economico

Le famiglie che si trovano in condizioni di disagio economico hanno la possibilità di richiedere l’erogazione dei bonus sociali per ridurre l’importo delle bollette. Queste agevolazioni sono disponibili sia per le bollette della luce che per quelle del gas (è previsto un bonus anche per le bollette dell’acqua) e possono essere ottenute rispettando alcune precise condizioni.

In particolare, i requisiti per l’ottenimento dei bonus sociali sono:

  • indicatore ISEE non superiore a 8.265 Euro
  • nucleo familiare con almeno 4 figli a carico e indicatore ISEE non superiore a 20.000 Euro
  • un nucleo familiare titolare del Reddito di cittadinanza o Pensione di cittadinanza (a prescindere dalla soglia ISEE)

Le famiglie che rispettano uno di questi requisiti possono richiedere l’erogazione del bonus. Tale richiesta va presentata presso un CAF oppure presso l’ufficio comunale preposto all’accettazione di tali domande (per maggiori informazioni è consigliabile consultare il sito del proprio comune). Il bonus ha durata annuale e può essere rinnovato di volta in volta sino a quanto si rispetteranno i requisiti indicati in precedenza.

Per le famiglie italiane sono disponibili quattro diversi bonus sociali:

  • bonus luce per disagio economico
  • bonus gas per disagio economico
  • bonus acqua per disagio economico
  • bonus luce per disagio fisico; tale bonus può sommarsi al bonus luce per disagio economico in caso di possesso dei requisiti per l’ottenimento di entrambe le agevolazioni

L’importo del bonus luce per disagio economico dipende dal numero di componenti del nucleo familiare. Ecco i dettagli:

  • 125 Euro per famiglie da 1-2 componenti
  • 148 Euro per famiglie da 3-4 componenti
  • 173 Euro per famiglie da oltre 4 componenti

A questo bonus può sommarsi il bonus luce per disagio fisico che viene concesso alle famiglie costrette ad utilizzare apparecchiature elettromedicali ad alto consumo per il sostentamento di uno dei componenti del nucleo familiare. Questo secondo bonus ha un importo minimo di 185 Euro e può essere ottenuto presentando un’apposita certificazione rilasciata dall’ASL che dovrà attestare la necessità di utilizzo dell’apparecchiatura.

Il bonus gas, invece, dipende da un numero maggiori di fattori. Per determinare l’importo di tale agevolazione, infatti, si considerando il numero di componenti del nucleo familiare, la zona climatica dove è ubicata la fornitura e l’eventuale utilizzo del gas anche per il riscaldamento domestico. Per il 2020, il bonus gas ha un importo che va da un minimo di 32 Euro ad un massimo di 264 Euro.

L’erogazione del bonus avviene sottoforma di sconto in bolletta dilazionato per il numero di bollette che si ricevono durante l’anno. Se, ad esempio, il bonus luce è pari a 100 Euro e durante l’anno si ricevono 4 bollette, per ogni bolletta sarà previsto uno sconto di 25 Euro. Per quanto riguarda i clienti “indiretti” (ovvero i clienti che utilizzano un impianto a gas condominiale), il bonus viene erogato sotto forma di bonifico domiciliato.

Per maggiori informazioni in merito ai bonus sociali è consigliabile consultare il sito arera.it, ovvero il sito ufficiale di ARERA, l’Autorità di Regolazione per Energia Reti Ambiente.