Tutte le tasse incluse nella bolletta luce

L’importo finale della bolletta della luce non è legato esclusivamente all’effettivo consumo di elettricità che, in ogni caso, rappresenta l’elemento principale su cui è possibile agire per ridurre i costi energetici. Oltre ai consumi effettivi di energia, infatti, ci sono da considerare gli oneri di sistema, le spese di trasporto e gestione e, soprattutto, le varie tasse incluse nella bolletta della luce.

In generale, per poter ridurre ai minimi termini la bolletta della luce, senza andare a ridurre l’effettivo consumo di energia elettrica, è necessario individuare ed attivare la migliore tariffa attualmente disponibile sul mercato libero dell’energia. Per individuare la migliore tariffa è possibile consultare il comparatore di SosTariffe.it per offerte luce che offre una panoramica completa di tutte le tariffe disponibili aiutando l’utente ad individuare la soluzione che garantisce la possibilità di minimizzare l’importo della bolletta.

Torniamo ora alle tasse incluse nella bolletta della luce. I consumatori devono fare i conti con le accise, che contribuiscono ad aumentare notevolmente l’importo finale della bolletta, e con l’IVA che viene applicata  al costo complessivo del servizio, compreso l’importo dell’accisa stessa. Per quanto riguarda l’IVA, la percentuale che si applica per un uso domestico è pari al 10% mentre per tutti gli altri utilizzi dell’energia viene applicata un’aliquota del 22%.

L’accisa, invece, è un imposta indiretta sul consumo e viene applicata alla quantità di energia che viene effettivamente consumata. Quest’imposta viene espressa in €/kWh e l’effettivo valore dipende dal tipo di utilizzo dell’energia. Ad esempio, per un uso domestico l’accisa è pari a 0,0227 €/kWh. Sulla prima casa, ma solo in alcuni casi, sono presenti alcune agevolazioni che permettono di non conteggiare l’accisa nel calcolo complessivo dell’importo finale della bolletta per i primi 150 kWh consumati ogni mese. Per i clienti in regime di Maggior Tutela, l’IVA e l’accisa equivalgono a circa il 13% dell’importo finale della bolletta.

Tra le tasse che ritroviamo nella bolletta della luce c’è da considerare anche il Canone RAI che va a sommarsi all’effettivo importo della bolletta stessa. Da alcuni anni, il Canone RAI viene addebitato sulla bolletta dell’elettricità con l’obiettivo di ridurre al minimo l’evasione di questa tassa che, in precedenza, era a livelli molto elevati. Il pagamento del Canone RAI in bolletta avviene in modo rateale. L’importo complessivo, pari a 90 Euro, viene suddiviso in 10 rate da 9 Euro addebitate da gennaio ad ottobre. Sul Canone RAI non viene applicata alcuna IVA.

Di fatto, l’importo del Canone RAI va a sommarsi all’importo complessivo della bolletta della luce calcolato come la somma di tutti i fattori (energia consumata, oneri di sistema, accisa) su cui viene applicata l’IVA. E’ possibile richiedere l’esenzione dal pagamento del Canone RAI se non si possiede una TV in casa. Chi ha più case, inoltre, paga il Canone RAI una sola volta con addebito nella bolletta della casa in cui ha la residenza anagrafica.

Da tempo, inoltre, si parla di una nuova modifica al sistema di tasse addebitate in bolletta con la possibilità che, oltre al Canone RAI, venga addebitato sulla bolletta dell’energia elettrica anche l’importo della TARI, la tassa sui rifiuti di competenza comunale. A lanciare questa proposta è stata l’ANCI, l'Associazione Nazionale Comuni Italiani. Secondo uno studio di Federconsumatori, la TARI in bolletta comporterebbe, oltre ad una lunga serie di problemi, un costo medio extra di circa 320 Euro che andrebbe a sommarsi ai 90 Euro del Canone RAI ed all’accisa ed all’IVA.